Salvare
dall'oblio
Il
primo anniversario dalla fine della II guerra mondiale gli abitanti della
parrocchia e del comune lo celebrarono con un avvenimento che è
passato (in modo forte) nella storia della regione.
La
signora Feliksa Patkowska (moglie di Antoni) con il signor Jozef Huk di
Pereszczówka e i coniugi Anna e Bronislaw Karwacki di Lozki -
costituirono un comitato il quale si occupò della costruzione
di un monumento – alla memoria, ubicato al cimitero di Drelow e, del
trasporto simbolico delle ceneri dei combattenti per la liberazione della
Polonia uccisi nelle prigioni e nei campi di concentramento negli anni 1939
–1945 .
Le
signore Feliksa Patkowska e
Anna Karwacka andarono ad Auschwitz nel Museo Nazionale. Codeste signore il
9 maggio 1946 portarono l’urna con le ceneri delle vittime. Dalla stazione
ferroviaria Miedzyrzec Podlaski il signor Jan Daniluk con il carro tirato da
cavalli le trasportò a Drelow. Al confine del paese, vicino al
cimitero, si è svolta una solenne accoglienza delle “ceneri”. A
questa ceremonia partecipò don Aleksander Kot il quale venne con la
gente in processione. Parteciparono anche i rappresentanti del governo
locale e gli allievi con il direttore scolastico signor Jozef Olszański.
Proprio lui dopo le parole di saluto lesse l’elenco dei caduti. Il popolo
partecipò a questa cerimonia con grande commozione e lacrime. Mentre
suonavano le sirene e le campane della chiesa battevano in tono di lutto
fecero entrare l’urna con le ceneri in chiesa. La deposero in una piccola
bara situata sul catafalco. Don Aleksander Kot presiedette la funzione
funebre dopo la quale trasportarono le ceneri (dei defunti) al cimitero ove
fu celebrata la liturgia funebre. In seguito l’urna con le ceneri venne
deposta temporaneamente nella tomba di famiglia Karwacki.
All’inizio
del mese di settembre 1946 quando il monumento fu compiuto, in modo solenne
l’urna con le ceneri delle vittime venne trasportata nel posto preparato
per il loro perpetuo riposo.
In
questo modo le simboliche ceneri di don Carlo Wajszczuk riposano nel
cimitero di Drelow insieme ai suoi parrocchiani, con i quali una volta visse,
lavorò e soffrì.
Il 4 maggio 1997 in occasione della
celebrazione del 500 anni di Drelow, nella chiesa parrocchiale intitolata
all’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, le cui mura sono
“un testimone silenzioso” del martirio degli Uniati nel 1879, venne
inserita una lapide per ricordare la figura di don Carlo Wajszczuk –
sacerdote martire. Questa opera dimostra che nonostante sia già
passato mezzo secolo, la memoria dei parrocchiani per il loro parroco
è sempre viva e coltivata.
Il
10 novembre 1999 a Lozki, un paese vicino a Drelow ci fu la cerimonia
dell’inaugurazione di un monumento dedicato alle vittime del POW (Organizzazione
Polacca Militare) . Sulla
lapide di questo monumento fra gli altri nomi è stato messo il
cognome del cappellano militare dei POW e poi vittima del campo di
concentramento – don Carlo Wajszczuk. L’inaugurazione del monumento
è stata presenziata dal figlio di Marek Stanczuk – Stanislaw,
vicepresidente del Parlamento della Repubblica Polacca – signor Franciszek
Stefaniuk, dal sindaco della città di Biala Podlaska – Tadeusz
Lazowski e dal sindaco del comune di Drelow – Adam Szulik. Il parroco di
Drelow don Roman Wiszniewski benedisse il monumento . Alla celebrazione
parteciparono i militari del comando nr 1861 di Bezwola.
La
storia del monumento in Lozki ai caduti del POW risale ai tempi fra le
due guerre. Allora il cappellano del POW, il parroco don Carlo
Leonardo Wajszczuk lanciò l’idea di costruire un monumento –
memoria ai tre membri del POW uccisi nel 1918: Waclaw Wawdysz, Marek
Stanczuk e Jozef Zahajkiewicz. L’8 novembre nel 1936 fu inaugurato il
monumento con la partecipazione degli ospiti e degli allievi. Quando
scoppiò la II guerra mondiale l’Organizzazione Polacca Militare (POW)
ha ripreso la sua attività militare sotto il nome “Nasze Orly” (Le
Nostre Aquile). La sorte dei combattenti di questa organizzazione fu tragica..
Nel 1940 fu arrestato don Carlo Wajszczuk il quale atraverso il carcere nel
Castello di Lublin e il campo di concentramento Sachsenhausen finì
poi nel campo di sterminio a Dahau, ove morì da martire nella camera
a gas. Una simile sorte segnò altri soci del POW. Nel
1999 si è organizzato un comitato per la ricostruzione del monumento
dedicato ai POW. Il signor Czeslaw Maloszuk di Lozki presiedette il comitato.
I lavori furono terminati nel novembre del 1999 . Sulla lapide oltre i nomi
precedenti collocati nel 1936, sono stati aggiunti i nomi dei parroci di
Drelow: di don Carlo Wajszczuk e di don Leon Gliszczyński.
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